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Pannello Durga dipinto a mano
38,00 €
QU-156
Nella tradizione indiana è la Madre del mondo, la dea guerriera che incarna il potere, la forza e la protezione.
Nei Veda, il Suta Samhita afferma: “Per liberarsi dalla sofferenza bisogna venerare la testimone di tutte le cose.
Lei è la Madre del mondo, nutre di magia e rinnova le forze di coloro che credono nell’Amore e nella Libertà”.
Durga rappresenta la trasformazione, la capacità di recidere dipendenze, illusioni e ostacoli, liberando chi si affida a lei dalle paure che gravano sul cuore.
È la custode della giustizia, colei che sostiene coloro che devono affrontare grandi sfide nella vita, ma anche piccole battaglie quotidiane.
Le donne che proteggono ciò che amano, che lottano per ciò che ritengono giusto, incarnano oggi lo spirito di Durga.
La sua iconografia riflette la potenza e la grazia della dea: spesso è rappresentata a cavalcioni su una tigre, simbolo del coraggio e della determinazione inaccessibile, e le sue braccia reggono strumenti e armi sacre.
Tra queste troviamo la lancia, l’arco, la spada, la conchiglia, simbolo del suono primordiale, il fiore di loto che indica fertilità, e il rosario che esprime preghiera e meditazione.
Durga fu creata dagli dèi per combattere il demone Mahishasura che non poteva essere sconfitto né da uomini né da esseri celesti.
Così, dalla fusione dell’energia di Brahma, Shiva, Vishnu e degli altri dèi, nacque Durga: il volto scolpito da Shiva, il busto da Indra, il seno dalla Luna, i denti da Brahma, le natiche dalla Terra, le cosce e le ginocchia da Varuna, e i tre occhi da Agni, con un corpo dorato e braccia che reggono le armi degli dèi stessi.
Dopo giorni di battaglia, la dea trionfò sul demone, ristabilendo ordine e equilibrio nel cosmo.
Durga è la manifestazione della forza creativa e protettiva dell’universo.
Invita a confrontarsi con le proprie paure e a trasformarle in potere e libertà.
Meditare sulla sua immagine non significa solo onorare una divinità esterna, ma riconoscere la stessa energia coraggiosa e trasformativa che dimora dentro di noi.
Come cantano i Veda:
“Om Dum Durgayei Namah” “Om, saluto Durga, colei che protegge e libera dall’oscurità”
(Suta Samhita, invocazione alla dea guerriera).
Nei Veda, il Suta Samhita afferma: “Per liberarsi dalla sofferenza bisogna venerare la testimone di tutte le cose.
Lei è la Madre del mondo, nutre di magia e rinnova le forze di coloro che credono nell’Amore e nella Libertà”.
Durga rappresenta la trasformazione, la capacità di recidere dipendenze, illusioni e ostacoli, liberando chi si affida a lei dalle paure che gravano sul cuore.
È la custode della giustizia, colei che sostiene coloro che devono affrontare grandi sfide nella vita, ma anche piccole battaglie quotidiane.
Le donne che proteggono ciò che amano, che lottano per ciò che ritengono giusto, incarnano oggi lo spirito di Durga.
La sua iconografia riflette la potenza e la grazia della dea: spesso è rappresentata a cavalcioni su una tigre, simbolo del coraggio e della determinazione inaccessibile, e le sue braccia reggono strumenti e armi sacre.
Tra queste troviamo la lancia, l’arco, la spada, la conchiglia, simbolo del suono primordiale, il fiore di loto che indica fertilità, e il rosario che esprime preghiera e meditazione.
Durga fu creata dagli dèi per combattere il demone Mahishasura che non poteva essere sconfitto né da uomini né da esseri celesti.
Così, dalla fusione dell’energia di Brahma, Shiva, Vishnu e degli altri dèi, nacque Durga: il volto scolpito da Shiva, il busto da Indra, il seno dalla Luna, i denti da Brahma, le natiche dalla Terra, le cosce e le ginocchia da Varuna, e i tre occhi da Agni, con un corpo dorato e braccia che reggono le armi degli dèi stessi.
Dopo giorni di battaglia, la dea trionfò sul demone, ristabilendo ordine e equilibrio nel cosmo.
Durga è la manifestazione della forza creativa e protettiva dell’universo.
Invita a confrontarsi con le proprie paure e a trasformarle in potere e libertà.
Meditare sulla sua immagine non significa solo onorare una divinità esterna, ma riconoscere la stessa energia coraggiosa e trasformativa che dimora dentro di noi.
Come cantano i Veda:
“Om Dum Durgayei Namah” “Om, saluto Durga, colei che protegge e libera dall’oscurità”
(Suta Samhita, invocazione alla dea guerriera).
